La nostra Storia

L'attivita'

Fondata nel 1933, Antonio Aspesi è un'azienda di grande esperienza specializzata da più di ottant'anni nel lavoro di orditura, di incollaggio e vendita di filati sintetici e artificiali. Dal giorno della sua fondazione, Aspesi persegue un obiettivo primario: fornire a ciascuno dei propri clienti prodotti e servizi di assoluta qualità, sia per le materie prime utilizzate, sia per l'organizzazione dei processi produttivi e la tempestività delle consegne.

In ogni aspetto del proprio lavoro, Aspesi rivolge una specialissima attenzione alle richieste provenienti dai clienti e alle diverse proposte del mercato. Per questo motivo, all'interno dell'azienda, gli avanzamenti tecnologici e le esigenze del settore hanno trovato immediata risposta nella realizzazione di catene con filati particolari: colorati, tinti in pasta, elasticizzati, melange, fino all'allestimento di catene con diverse tipologie nell'ordito e di metraggi molto ridotti per la realizzazione delle collezioni.

il Fondatore

Antonio Aspesi

Nato a Busto Arsizio nel 1906, in oltre sessant'anni di attività – partendo, come si dice, "dalla gavetta" – Antonio Aspesi ha fondato un'impresa estremamente moderna e avanzata per la produzione di tessuti di fibre artificiali.
Nel corso di una vita dedicata al lavoro, Aspesi si è anche impegnato in varie iniziative rivolte al sociale.
Oltre a contribuire a riorganizzare la Croce Rossa Italiana, ha ricoperto varie cariche in diverse società sportive, che ha anche provveduto a sostenere.
Fondatore della Mostra del Tessile di Busto Arsizio, della Famiglia Bustocca, dell'Unione Bustese degli Industriali, a lui è intitolata la sede cittadina del Centro di Calcolo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nel 1964 è stato proclamato Cittadino Benemerito di Busto Arsizio.
Nel 1933,

all’età di 27 anni, Antonio Aspesi fonda l'azienda che porta il suo nome, la cui prima attività è la lavorazione di dipanatura e roccatura del cotone, greggio e colorato, per conto di terzi. La sede è a Busto Arsizio, in via Leonardo da Vinci.

All'inizio della seconda guerra mondiale,

nel segno dell’autarchia, nascono in Italia le prime industrie per la produzione di fibre artificiali, ovvero di filati di acetato e di viscosa. È una produzione che richiede l'utilizzo d'impianti di notevole dimensione, che comportano ingenti investimenti; conseguentemente, essa si concentra in grandi gruppi industriali dalla struttura molto complessa. Si apre allora un nuovo mercato, in cui però la relazione tra le aziende del settore si rivela molto difficile: infatti, mentre da un lato le aziende produttrici esigono programmi di medio e lungo termine, dall'altro le aziende interessate all'utilizzo hanno bisogno di risposte immediate e di rapide evasioni della richiesta.

Antonio Aspesi, cogliendo il problema, si pone lo scopo di riuscire a combinare le necessità delle strutture produttive con le esigenze dell'utilizzatore. In questi termini, la Aspesi diviene diretta acquirente dei grandi produttori di viscosa e di acetato, in accordo alle esigenze dei quali, interpretando e analizzando gli orientamenti di mercato, programma gli acquisti di materia prima creando un magazzino a “stock service” in grado di rispondere velocemente alla domanda degli utilizzatori. Conclusa la seconda guerra mondiale, dalla Germania si affaccia in Italia un importante produttore di viscosa, la Glangstoff (oggi Akzo Nobel), il cui prodotto di alta qualità risulta superiore al prodotto nazionale. Antonio Aspesi, con lungimiranza, non si lascia sfuggire l'occasione e diviene rivenditore esclusivo di Glangstoff per tutte le aree della Brianza, del Comasco, del Varesotto e dell’Alto Milanese.

A partire dagli anni '50,

la Antonio Aspesi assume la “leadership" nell'utilizzazione di fibre artificiali, avendo come propri fornitori esclusivi la Montefibre per i filati di acetato e Chatillon e Glanstoff per quelli di viscosa. Nel frattempo, la crescita dimensionale dell’azienda ha reso necessari spazi più ampi: nel 1949, Aspesi trasferisce la sede nel nuovo insediamento di via Benvenuto Cellini 26, dove l'azienda a tutt'oggi si trova. Dal 1959 al 1965, Aspesi ottiene lo speciale riconoscimento "Nastro Azzurro" dalla Chatillon, attestante la qualifica di maggior consumatore di filato di viscosa. Fino al 1984, l'azienda disponeva anche di due stabilimenti di tessitura, la produzione dei quali, per non porsi in concorrenza con i clienti nazionali, era commercializzata soltanto all'estero. Questa attività è stata abbandonata da quando anche i clienti italiani si sono affacciati sui mercati internazionali.

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